Fuerteventura, gli scherzi del vento

Immersa nell’Atlantico con le sue sei sorelle Canarie (Tenerife, Gran Canaria, Lanzarote, La Palma, Gomera e El Hierro in rigoroso ordine decrescente per grandezza) Fuerteventura risulta essere la più arida e la più antica per formazione geologica.

La forma a semicerchio mette in rilievo la nascita ottenuta da eruzioni vulcaniche, confermata dal suo territorio arido e dal grande numero di spiagge dalla ghiaia nera per una lunghezza di 25 km.Il vento qui è padrone e gli alisei fanno dell’isola una meta paradisiaca per l’offerta di sport acquatici di ogni tipo a velisti, surfisti, sub e pescatori d’altura.

La vicinanza alle coste africane fa ritenere che i primi colonizzatori provengano da quei luoghi, poi seguiti dai conquistatori francesi nel 1405, rappresentati da Jean de Béthencourt.La capitale è Puerto del Rosario, che è anche il porto principale usato per i collegamenti con le altre isole verso le vicine Las Palmas de Gran Canaria e Lanzarote.

Una grande parte del territorio interno è agricolo e presenta piantagioni di frutta esotica. Inoltre viene coltivata l’aloe vera, originaria dell’isola e considerata pianta sacra dagli indigeni Guanci. La pianta viene lavorata per ottenere un succo dalle qualità energetiche e gel curativo utilizzato per prodotti di bellezza.Il vento qui non scherza di certo, come tutti i venti del mondo mette parapiglia e disordine. 

Avendone a disposizione un grande numero costante, la gente del posto intelligentemente l’ha ingabbiato, come molti altri popoli che catturano le risorse gratuite per usufruirne, sfruttando la forza della natura. Perciò non stupirti se per strada incontrerai grandi mulini a vento, pensa a quanto si sarebbe divertito Don Chisciotte a ingaggiare battaglia contro la forza selvaggia del motore silenzioso delle pale eoliche. 

Fuerteventura

Questa è Spagna, anche se lontana dal Mediterraneo in forma geografica, e dalla cultura iberica in generale. Si parla spagnolo, si mangia spagnolo, l’ospitalità è rude e semplice, propria di una terra lunare e forse un po’ marziana. Nei paesaggi isolati del centro isola c’è il grande spazio e la terra bruciata e rovente. 

Purtroppo le coste hanno subito una calma ma continua invasione da parte del turista usa e getta, quello che ha una settimana di tempo per dimenticare la nebbia e la pioggia. 

Ma quando vedi le vele colorate sollevate dal vento su spiagge talmente estese da sembrare non finire mai, ti rendi conto che le nuove generazioni hanno capito come allearsi con la forza pulita del motore degli alisei e gareggiare con Icaro a chi va più lontano con ali leggere. 

Terra di grande respiro e speranze.

Come arrivare: aeroporto a 5 km. a sud da Puerto del Rosario, codice IATA FUE
traghetti: via Lanzarote, Gran Canaria o Tenerife.

 Da vedere:

  • Piscinas naturales Aguas Verdes
  • Tour in jeep, quad o Dune Buggy
  • Dune e spiagge su tutte le coste dell’isola
  • Aloe Vera Museum e Salt Museum Salinas Del Carmen, Antigua
  • Centro de Arte Canaria
  • La città vecchia di Betancuria

4 Thoughts to “Fuerteventura, gli scherzi del vento”

  1. Maggie

    Post perfetto. il blog merita più attenzione da parte del lettore, l’autrice non passa solo semplici informazioni ma racconta la sua esperienza.

    Fallo conoscere di più, mettilo in circolo.

  2. Grazie! continua a seguirmi.

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